«Come
fai a dire, Dersu, che queste sono le orme di un vecchio?»
«Capitano: uomo giovane corre incontro alla vita, suo piede preme con la punta, per avere slancio.
Uomo vecchio vede avvicinarsi la fine e rallenta, suo piede frena e preme con il tallone.»Dal film Dersu Uzala, di Akira Kurosawa, 1975.
«Capitano: uomo giovane corre incontro alla vita, suo piede preme con la punta, per avere slancio.
Uomo vecchio vede avvicinarsi la fine e rallenta, suo piede frena e preme con il tallone.»Dal film Dersu Uzala, di Akira Kurosawa, 1975.
Nella frazione
di Litta Parodi che dista da Alessandria 10,88 km, le orme sono tutte
con il tallone ben marcato.
Tutti si
ricordano della frazione per la famosa sagra dei “Rabaton”,
proprio ieri si e conclusa la sua XXXII° edizione, con la presenza a
pranzo del Presidente della Provincia e del Sindaco, un'edizione che
si ricorderà per l'assenza di iniziative collaterali,tranne per la
maratona di 5,3 km conclusa in 15 minuti, mentre solo poco tempo fa
la stampa locale pubblicava questo articolo: “LITTA
PARODI-
Nuova
inaugurazione, a vent’anni dalla prima, per il Circolo
ricreativo-sportivo di Litta Parodi. Domenica pomeriggio il sindaco
Piercarlo Fabbio e il presidente Pier Carlo Bocchio hanno idealmente
tagliato il nastro della struttura di via Graziani 2, composta dal
salone al primo piano con bar e dall’ampio spazio all’aperto,
dove si svolge ogni anno la tradizione sagra dei ‘rabaton’.
Aperto nel lontano 1991 nell’ex Casa del popolo (acquistata dal
Comune negli anni Sessanta) per offrire al paese un luogo dove
ritrovarsi e trascorrere insieme il tempo libero, il Circolo, gestito
da tutti volontari, è stato completamente rinnovato e messo a norma,
pronto in una veste più moderna per ospitare appuntamenti culturali
(dalle mostre fotografiche a quelli musicali) e naturalmente
sportivi. Uno spazio per bimbi, per i quali è a disposizione anche
il vicino campetto giochi, i giovani e i meno giovani, nel cuore del
sobborgo a pochi chilometri da Alessandria.”
Vivo
a Litta Parodi da anni ormai, ma non ho mai visto nessun appuntamento
culturale, non so quanto fu speso per la veste più moderna che
nessuno ha mai visto, il campetto giochi è in uno stato di abbandono
e non viene fatta manutenzione da anni, non ha illuminazione e i
giochi sono vecchi e fatiscenti, il campo sportivo è inaccessibile
per via di una gestione esclusiva da parte di una società di calcio,
i giovani non hanno nessun punto d'incontro in quanto il circolo è
a solo esclusivo uso degli anziani e dei famosi volontari che poi
sono una confraternita, la stessa che gestisce l'unico evento
dell'anno la sagra dei famosi “Rabaton”.
Ora
mi chiedo in questa fase di dissesto per il Comune, dato che è una
struttura pubblica.
Quanto
costa questa struttura al comune?
Tutti
i soldi incassati, rigorosamente in nero, durante la sagra che fine
fanno?
Chi
controlla la gestione di questi volontari, e sulla quale base questa
struttura pubblica è affidata sempre alle stesse persone?
Volevo
anche segnalare: nell'unica piazza del paese un cartello vieta il
gioco della palla, ma non vieta la sosta delle auto e delle moto.
La
chiesa, assente nella vita della comunità tiene sotto chiave un
oratorio di circa 100 mq dove anche qui non vi è nessuna iniziativa
da anni a memoria di giovane abitante.
Questo
non è una zona residenziale ma un futuro quartiere dormitorio.
Questo
non è un posto per giovani, non ci sono orme con la punta........
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